martedì 7 maggio 2013

CARA BOLOGNA...CHE TI STA SUCCEDENDO?


CARA BOLOGNA....CHE TI STA SUCCEDENDO?

Una volta,  chiacchierando con qualcuno conosciuto in vacanza o con un parente che vive altrove, era normale che sentirsi dire :


"Ahhh,Bologna, che gran bel posto per viverci. Ci sono stato/a qualche anno fa e la città è splendida e pulita,proprio a misura d'uomo. E poi Voi bolognesi siete di una simpatia e ospitalità senza rivali!!!"
...ed era vero!!! Bologna fino almeno ad una decina di anni fa era una città incredibilmente accogliente. Una sorta di grande paese, dove ti era quasi possibile riconoscere gran parte delle persone,facce amiche; le strade erano accessibili e i portici erano sicuri; un luogo dove ognuno trovava il suo posto: i bambini e gli adolescenti avevano i parchi o i giardini interni dove giocare,  i ragazzi avevano sale giochi,locali e discoteche dove sfogare i loro primi istinti animaleschi e gli anziani avevano i bar sotto casa dove discutere di politica e giocare a briscola e tressette.

E ORA???

...ora Bologna è una specie di microcosmo impazzito dove tutti i suoi elementi girano vorticosamente a caso, si scontrano l'uno con l'altro creando disastri continui:

1. I BAMBINI e GLI ADOLESCENTI.
I bambini, o cinni, bolognesi hanno lasciato i parchi e i giardini per andare ad occupare i locali e le discoteche.
Questa cozzaglia di dodicenni e quattordicenni li riconosci facilmente; sono tutti vestiti uguali, tutti pettinati uguali e tutti parlano alla stessa maniera. 
Il cinno maschio porta jeans di marca, camicina bianca o maglietta super attillata all'ultimo grido e in testa sfoggia una cresta che sfida tutte le leggi della gravità e che farebbe invidia ad Andrea Lucchetta. Hanno come idoli i tronisti di Uomini e donne o i ragazzi del GF.
Le cinne femmine si coprono con piccoli brandelli di stoffa. Portano gonne così corte che se hai buona vista puoi leggere la marca dell'intimo. Le più fortunate hanno già il seno rifatto che mettono in mostra con particolare attenzione con magliettine striminzite o camice super scollate. Truccate all'invero simile tanto da sembrare dei clown.
Alle ore 13 puoi vedere orde di questi mini-barbari, fuori dalle varie scuole della città, seduti sui motorini parcheggiati anche in sesta fila. I più sboroni hanno la macchinina, con la quale si sentono già dei piccoli Schumacher.Ognuno con la sua paglia in bocca per sentirsi più grande.
In ogni luogo in cui li vedi, puoi sentire i loro urlanti "Ooooh Veeeez" e i "Bella vecchio,tutto a posto?".
Sono dei mini-automi, rincoglioniti dalle Playstation e XBox o dagli Iphone.
Comunicano tra di loro solo tramite messaggini o facebook,per loro la comunicazione verbale non esiste.
Non hanno più nessun rispetto, si credono invincibili. Sono figli di qualche scoppoletta mancata che invece gli avrebbe fatto molto bene.

2. I RAGAZZI (o gli ex-ragazzi: i nuovi 30enni)
E' il gruppo di cui faccio parte....che dire....siamo figli del benessere degli anni ottanta.
Siamo quelli che han visto Bologna passare da paese a vera e propria Metropoli.
Siamo quelli che con un cortile e un pallone eravamo felici.
Siamo quelli che sgranavano gli occhi sognando le Macchinine Gig Nikko, il dolceforno e Teddy Ruxpin.
Siamo quelli che guardavano i Puffi,gli Snorky,Holly e Benji,Candy Candy,Creamy, Ken il guerriero e i Masters.
Siamo quelli di Magnum PI,Hazard, Wonder Woman e l'A-Team.
Siamo quelli che i film Disney erano veri cartoni animati.
Siamo quelli che i nostri idoli erano i veri giocatori di calcio, gli attoroni di Hollywood o i cantanti capelloni dei grandi gruppi Rock.
Siamo quelli che canticchiavano "We are the World" ,"Thriller" e "Like a Virgin"
Siamo quelli dei grupponi di 40 persone,tutti in motorino,che se solo ne mancava uno non si usciva.
Siamo quelli che per avvisare a casa si fermavano ai telefoni a gettoni.
Siamo quelli cresciuti passo passo con la teconologia, stupendoci ogni volta delle nuove funzioni.
Siamo quelli che sognavano come prima macchina una DeLorean o il Generale Lee.
Siamo quelli che si sentivano ricchi con 10 sacchi in tasca. 
Siamo quelli che con tutta la ricchezza vissuta nei nostri anni adolescenziali adesso faticano ad emergere. 
Siamo quelli che l'Euro ci ha sconvolto perchè non abbiamo più la cognizione di quello che spendiamo.
Siamo quelli che non trovano più un loro posto, i locali dove andavamo sono occupati dai bambini e i ristoranti sono occupati dai più adulti (che ti trattano sempre da ragazzino).

3.GLI ANZIANI
Una volta erano la sicurezza, il punto di riferimento per tutto.
La loro sconfinata saggezza distribuiva a noi giovani perle di vita vissuta che ti facevano crescere.
"I nonni" una volta mettevano le sedie in strada ed erano come cani da guardia, pronti ad osservare e controllare gli avvenimenti che riguardavano il quartiere.
Oppure li vedevi nei bar e nei circoli, a bere il loro frizzantino già dalle 8 di mattina e a giocare a carte. Se li seguivi attenatamente potevi sentirli parlare una strana lingua sconosciuta ai più: il dialetto bolognese.
Adesso però tutto è cambiato. L'anziano bolognese si è "instronzito" parecchio. 
Ha attentamente risistemato la seggiolina in casa per sedersi sul sedile della Sua vecchia Panda
Bordeaux (o verdeacqua) usandola solo ed esclusivamente negli orari di punta; piazzandosi tatticamente in mezzo alla strada, crea disastrosi ingorghi nelle vie principali.
Dopo 7 ore di viaggio per percorrere 1,2 Km giungono nei grandi Centri commerciali. Puntuali.
Anzi, puntualissimi con l'uscita dei lavoratori dalle aziende e dai negozi che si accingono alla spesa.
Il nonnino dà il meglio di sè. Vaga senza scopo tra le corsie del supermercato senza scopo; alla velocità di un bradipo obeso, si posiziona nel centro in modo che nessuno possa passare.
Arrivati finalmente alla cassa....l'apoteosi: devo dire che questa è una caratteristica tutta femminile però. E qui si organizzano anche in un fantastico gioco di squadra: si perchè mentre la prima nonnina blocca la fila alla cassa cercando di pagare con i centesimi, che il più delle volte deve contare la cassiera, l'anziana che sta arrivando alla fila, con finta noncuranza cerca di infilarsi nei posti davanti e, se solo provi a dirLe:" Signora, ci sono 80 persone prima di Lei", con gli occhi stile gatto con gli stivali ti guarda spaurita e ti dice: "Oooh mi scusi, non avevo mica visto" ....MAH!



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