mercoledì 22 maggio 2013

BOLOGNA....LA GUERRA E' APERTA: II PARTE

TUTTI CONTRO TUTTI: LE BICICLETTE


...Girare in auto per Bologna è, dunque, un'autentica battaglia quotidiana. Ad aggravare la situazione della circolazione cittadina, oltre ad incapaci al volante con patenti vinte ai punti del Conad, vi è una ben peggiore insidia:Le biciclette.

Sono il nuovo pericolo per chi circola sulle statali, nelle strade urbane e per chi cammina sotto il portico.
Il ciclista ha una superbia rara, pensa che tutto gli sia concesso e che col suo biciclo possa fare qualunque cosa, usando come scusa la frase: "ahhh, io giro in bicicletta così non inquino!!" ...."ok,ma rompi i coglioni lo stesso anche se ci fai respirare meglio!!!"

A Bologna sono stati spesi 8 miliardi di Euro per attrezzare la città con piste ciclabili. "Bravi!", ma la domanda è: "PER CHI?" I ciclisti felsinei usano tutto tranne la pista ciclabile.
Cito il codice della strada:

La circolazione dei velocipedi è regolata dall’art. 1
82 del D.Lgs. n. 285/1992 e successive modificazioni ed integrazioni (Codice della Strada) e dall’art. 377 del D.P.R n.495/1992 (Regolamento di Attuazione
del Codice della Strada). In particolare i velocipedi sono obbligati ad utilizzare le piste ciclabili loro
riservate, dove esistenti, ed evidenziate mediante
l’apposizione della prescritta segnaletica verticale
(sotto riportata) ed orizzontale (in genere le piste loro riservate sono evidenziate da una colorazione rossa della pavimentazione e sono delimitate da linee longitudinali di margine gialle).
Ma a Bologna qualcuno conosce questa regola? Via San Vitale, Strada Maggiore, il ponte di San Donato sono alcuni esempi di strade attrezzate con la ciclabile; eppure ti trovi sempre il maledetto biciclino fuori dalla Sua zona di pertinenza o addirittura in mezzo alla strada.

Per non parlare dell'attraversamento pedonale: la bicicletta è a tutti gli effetti riconosciuto come mezzo di locomozione, pertanto non può godere della precedenza pedonale; oppure potrebbe usufruirne (come da codice della strada stabilito) se il ciclista scendesse dal sellino per attraversare a piedi. A Bologna l'arroganza delle due ruote è estrema; sfrecciano da un portico all'altro senza neanche guardare e se il povero malcapitato automobilista, dopo aver inchiodato gli da il colpetto di clacson, hanno anche il coraggio di dire qualcosa pensando di essere dalla parte della ragione.

Sulle strade statali della periferia bolognese, Ti ritrovi poi a combattere con le famigerate squadre corse amatoriali. Gruppi di fancazzisti totali che stanno in giro in bicicletta tutto il giorno cercando di emulare i Coppi, i Bartali e gli Indurain dei bei tempi che furono. Ora,siccome non sono al giro d'Italia o al Tour de France e al massimo in palio, anzichè la maglia rosa, c'è un panino con la porchetta al laghetto dei castori, la domanda che pongo è questa: "Ma perchè dovete stare a due a due in mezzo alle strade più strette (di solito sempre dietro la curva più pericolosa) quando il codice della strada prevede che le biciclette possano procedere solo ed esclusivamente in fila indiana?!"

Anche i pedoni si trovano a fare i conti con questi pirati del marciapiede. I portici sono diventati ormai piste ciclabili al coperto: sotto di essi non vengono rispettati ne "precedenze" nei pressi dei dehors dei bar, ne "limiti di velocità" e li vedi zigzagare tra povere vecchiette col bastone, bambini e cani in passeggiata che vengono lanciati a destra e sinistra per cercare di evitarli.

Certo è che il ciclista non ha tutti i torti, o meglio, ce li ha ma nessuno li punisce. 
Sono tutelati come la Juventus in campionato. 
Se il nostro Comune e la Polizia Municipale, anzichè accanirsi solo sulle automobili con i vari RITA, Sirio, ZTL, T-Days, multe per Divieti di sosta (non fanno più nemmeno lo sforzo di farla sul taccuino ma fotografano le vetture senza scendere dalla loro auto) etc. etc. si concentrasse un po di più sui mezzi a pedali, scoprirebbero di avere a portata di mano una vera miniera d'oro dalla quale poter "prelevare" tanto denaro da poterci ristrutturare l'intera città. 
Se facessero anche solo dieci Euro per ogni bici che circola di notte senza fari accesi, che transita sotto i portici, che non attraversa sulle striscie a piedi, che procedono in contromano in vie strette, che vanno a due a due anzichè in fila indiana, non solo renderebbero molto più sicura la città ma ricaverebbero tutto ciò di cui hanno bisogno per mantenerla.

mercoledì 15 maggio 2013

BOLOGNA...LA GUERRA E' APERTA

TUTTI CONTRO TUTTI: GLI AUTOMOBILISTI


...Dicevamo....vivere a Bologna è come risiedere in un'oasi felice....finchè uno non deve prendere l'auto....!!!!

Gia' secondo le statistiche mondiali, gli italiani risultano come i peggiori guidatori in assoluto. In una più ristretta classifica, i Bolognesi si guadagnano la medaglia di bronzo preceduti solo da Palermitani e Livornesi; sarà perchè bologna è una città prevalentemente abitata da anziani, sarà che ha un'altissima media di immigrati, sta di fatto che prendere la macchina a Bologna
corrisponde ad una vera e propria chiamata giornaliera al fronte.

I guidatori bolognesi si dividono prevalentemente in tre categorie: Le Lumache,i Distratti/Indecisi e gli Sboroni.

1. LA LUMACA:
Di solito è a bordo di una piccola utilitaria,prevalentemente di marca italiana, o di una macchina con immatricolazione antecedente al 1990, di quelle che producono gas di scarico inquinanti quanto un Ciminiera di un forno per la fusione del piombo.
La lumaca bolognese te la trovi davanti rigorosamente quando hai fretta
Il Suo habitat sono i semafori o le carreggiate a due corsie.
E' quel maledetto individuo che frena ripetutamente ogni due secondi..."guai superare i 10Km/h".
Qualunque sia la distanza dal verde riesce a farti prendere il rosso comunque: il più delle volte, inchiodando allo scoccare dell'arancione e poi, come per rimembrare i vecchi tempi, quando era uno sboroncello che correva, scattando all'ultimo cosicchè lui possa attraversare l'incrocio e tu rimani fermo lì come un pirla. Oppure in altre occasioni facendo la finta di passare e inchiodando improvvisamente, come veri i professionisti cercatori di assicurazioni.
Negli stradoni a due corsie solitamente stazionano nel mezzo, forse indecisi se è più bella la corsia di destra o quella di sinistra. Sono quelli che danno una risposta alla fatidica domanda:  
"ma come fanno a formarsi le code nelle strade più larghe?"

2.IL DISTRATTO e L'INDECISO:
Non è una vera e propria categoria, perchè chiunque, almeno una volta nella Sua vita, si è distratto al volante. Però quando si distrae quello della macchina a fianco o quello che sta davanti, riaffiora l'iposcrisia di tutti e lo si condanna a suon di "vaffa".
Il distratto ha come acerrimi nemici l'asticella della freccia e gli specchietti retrovisori o forse ne hanno una cura così maniacale, come se fossero oggeti preziosi, tanto da non usarli mai.
Ancora peggio, quelli che ancora non ne hanno capito l'utilizzo e si arrangiano con improbabili equazioni: freccia a destra sta a svolta a sinistra come freccia a sinistra sta a svolta a destra. 
Sempre loro sono quelli che vanno a caccia di una via sporgendosi oltre il volante e non appena la trovano....ZAC!, svoltano non curanti che ci possa essere il poveretto a fianco o in arrivo.
Il Distratto reputa il semaforo rosso come un momento di pausa o relax dallo stress quotidiano e allora ti ritrovi con donne che si truccano, altri che prendono fuori il quotidiano e iniziano a sfogliarlo e alcuni che aggiornano la loro pagina facebook col telefonino. Solitamente sono i primi al semaforo per cui scatenano un concerto di clacson e insulti 
Alcune volte il Distratto ha manie di onnipotenza e quando esce lui dal parcheggio o cambia la corsia, "fermati mondo che passo io!" 

3.GLI SBORONI
Il più delle volte si tratta di persone che lavorano o che hanno realmente fretta e li vedi sfrecciare
a 200 Km/h in strade con limite a 50. In altri casi è solo gente altezzosa che deve mostrare "il ferro", notoriamente di marca tedesca" acquistata in leasing o firmando montagne di cambiali.
Lo Sborone odia tutte le altre categorie di guidatori e al contempo viene odiato da tutti: automobilisti, ciclisti e pedoni. Per lui non esistono cartelli stradali o semafori, strisce pedonali, righe continue e limiti di velocità:
  1. Lo sborone ai semafori è quello che di solito imbocca la carreggiata contraria per guadagnare 2/3 posizioni, si piazza poco più in là della linea e quando scatta il verde...rimane immobile perchè non vede il semaforo. Dev'essere anche allergico al cartello di Stop o della precedenza o forse non ne comprende il senso perchè Lui non si ferma mai.
  2. Lo sborone, le strisce pedonali non le vede proprio. Se c'è uno dei pochi pedoni che le usa che tenta di attraversare la strada, meglio investirlo che farlo passare.
  3. Se parlate con uno sborone Vi dirà: "I limiti di velocità li fecero 60 anni fa, quando per le macchine 50 Km/h erano tanti. Io adesso ho 250 Cv sotto al culo e li devo far correre!!!" Ciò non toglie però che i limiti, soprattutto nelle piccole viuzze di Bologna è di 30Km/h e bisogna rispettarli, volenti o nolenti, perchè se anche sei sicuro di te stesso, la città è piena di imbecilli che si lanciano fuori dai portici senza guardare...è un attimo!
 4. GLI ALTRI IN STRADA:
A Bologna esistono piccole sottocategorie di automobilisti che, grazie ai loro errori o modi di guidare, entrano di diritto nell'odio comune:
  1. GLI AUTISTI DI BUS: Posso comprendere che girare nel traffico di Bologna tutto il giorno e tutti i giorni sia snervante..."ma perchè te la devi fare con me?" Puoi vedere questi bestioni, arancioni, rossi o blu, sfrecciare per le grosse vie del centro o sui viali a velocità sostenutissime, prendendo curve cieche senza considerare nessuno, nè i propri passeggeri che vengono sballottati a destra e a manca come sassolini in una maracas, nè che ci possa essere un motorino o un pedone sulle strisce oltre la svolta. Peggio ancora quando ripartono dalle fermate, ovviamente senza freccia e senza guardare che non ci sia nessuno a fianco.
  2. I MOTORINI: A primavera, si risvegliano dal letargo moto e motorini che come sciami d'api ronzano per tutta Bologna. Questi non hanno un vero e proprio senso di marcia. Sorpassano a destra, a sinistra, vanno in contromano e passano col rosso. Avrebbero l'obbligo di tenere le luci accese anche in città ma se ne fregano. Dovrebbero tenere la destra ma con quei piccoli bagagli, soprattutto donne e pakistani, occupano un'intera corsia creando file chilometriche. I peggiori sono quelli che lasciano sempre inserita la freccia e iniziano una sorta di danza zigzagante che inducono il poveraccio che gli sta dietro a effettuare spettacolari gimkhane per cercare di evitarli.
  3. LE SCUOLA GUIDA: Come nel caso delle lumache, le becchi sempre e solo se sei in ritardo e hai una fretta disumana. Ovviamente non è colpa del 18enne fresco di foglio rosa, ma degli istruttori, i quali portano i futuri automobilisti frementi di prendere posizione in una delle sopracitate categorie, a fare pratica nelle vie più trafficate e solo nelle ore di punta.
  4. I "IO PASSO LO STESSO": LI DETESTO!!!! Sono quei poveri imbecilli che si accodano al di là dell'incrocio, per guadagnare un metro, bloccando totalmente la circolazione perpendicolare.
  5. I "FACCIO FINTA DI NIENTE": Alzi la mano a chi non capita di dover uscire da un incrocio o da una via laterale per immettersi in una via dove c'è coda e beccare lo S..zo/a che pur di non farti passare si schianta nel paraurti di quello davanti. Va bene, bravo, hai guadagnato 30cm e così arrivi primo! "MA IO PERO' DEVO ANDARE DALL'ALTRA PARTE...e non ti costava nulla farmi passare!!!!" Ma la cosa che più mi manda in bestia è che quando lo cerchi con lo sguardo per mandarlo a fanculo con gli occhi, questo finge di non averti visto o fa finta di niente fissando il vuoto. MALEDETTO!!!

giovedì 9 maggio 2013

LA BELLA CITTA' DEI PORTICI...CHE FU!

LA BELLA CITTA' DEI PORTICI...CHE FU!


Una delle caratteristiche di Bologna, forse la più bella, è sempre stata la presenza dei Suoi portici.
Utilissimi nei giorni di pioggia, per ripararsi da vento e acqua, perfetti nelle giornate estive per proteggersi dal sole picchiante e dal caldo infernale. Senza dimenticarsi del colpo d'occhio che offrono con spettacolari affreschi o splendidi pavimenti che ne incorniciano il passaggio. Il tutto sorretto da maestose colonne e meravigliosevolte dagli stili più svariati.

....E fin qui, Voi direte, più o meno lo sapevamo tutti!!!

Negli ultimi dieci anni i nostri splendidi portici stanno affrontando il periodo più duro della loro esistenza....

Gli spettacolari affreschi vengono lasciati andare in malora dalla pessima gestione comunale che piuttosto che restaurarli, li fa addirittura ricoprire. Perle come il portico dei Servi di Strada Maggiore, la camminata fino alla Basilica di San Luca, il portico del Baraccano, stanno letteralmente cadendo a pezzi.

Gli splendidi pavimenti sono diventati una specie di cloaca e, tra una merda di cane* (...e molte volte anche umana...fa schifo ma li ho visti farla!!!) e l'altra, il malcapitato avventore si trova ad attraversarli dovendo fare movimenti come in una delle più agguerrite partite a Twister (piede destro in merda sciolta...Sciafff).

martedì 7 maggio 2013

CARA BOLOGNA...CHE TI STA SUCCEDENDO?


CARA BOLOGNA....CHE TI STA SUCCEDENDO?

Una volta,  chiacchierando con qualcuno conosciuto in vacanza o con un parente che vive altrove, era normale che sentirsi dire :


"Ahhh,Bologna, che gran bel posto per viverci. Ci sono stato/a qualche anno fa e la città è splendida e pulita,proprio a misura d'uomo. E poi Voi bolognesi siete di una simpatia e ospitalità senza rivali!!!"
...ed era vero!!! Bologna fino almeno ad una decina di anni fa era una città incredibilmente accogliente. Una sorta di grande paese, dove ti era quasi possibile riconoscere gran parte delle persone,facce amiche; le strade erano accessibili e i portici erano sicuri; un luogo dove ognuno trovava il suo posto: i bambini e gli adolescenti avevano i parchi o i giardini interni dove giocare,  i ragazzi avevano sale giochi,locali e discoteche dove sfogare i loro primi istinti animaleschi e gli anziani avevano i bar sotto casa dove discutere di politica e giocare a briscola e tressette.

E ORA???

...ora Bologna è una specie di microcosmo impazzito dove tutti i suoi elementi girano vorticosamente a caso, si scontrano l'uno con l'altro creando disastri continui:

1. I BAMBINI e GLI ADOLESCENTI.
I bambini, o cinni, bolognesi hanno lasciato i parchi e i giardini per andare ad occupare i locali e le discoteche.
Questa cozzaglia di dodicenni e quattordicenni li riconosci facilmente; sono tutti vestiti uguali, tutti pettinati uguali e tutti parlano alla stessa maniera. 
Il cinno maschio porta jeans di marca, camicina bianca o maglietta super attillata all'ultimo grido e in testa sfoggia una cresta che sfida tutte le leggi della gravità e che farebbe invidia ad Andrea Lucchetta. Hanno come idoli i tronisti di Uomini e donne o i ragazzi del GF.
Le cinne femmine si coprono con piccoli brandelli di stoffa. Portano gonne così corte che se hai buona vista puoi leggere la marca dell'intimo. Le più fortunate hanno già il seno rifatto che mettono in mostra con particolare attenzione con magliettine striminzite o camice super scollate. Truccate all'invero simile tanto da sembrare dei clown.
Alle ore 13 puoi vedere orde di questi mini-barbari, fuori dalle varie scuole della città, seduti sui motorini parcheggiati anche in sesta fila. I più sboroni hanno la macchinina, con la quale si sentono già dei piccoli Schumacher.Ognuno con la sua paglia in bocca per sentirsi più grande.
In ogni luogo in cui li vedi, puoi sentire i loro urlanti "Ooooh Veeeez" e i "Bella vecchio,tutto a posto?".
Sono dei mini-automi, rincoglioniti dalle Playstation e XBox o dagli Iphone.
Comunicano tra di loro solo tramite messaggini o facebook,per loro la comunicazione verbale non esiste.
Non hanno più nessun rispetto, si credono invincibili. Sono figli di qualche scoppoletta mancata che invece gli avrebbe fatto molto bene.

2. I RAGAZZI (o gli ex-ragazzi: i nuovi 30enni)
E' il gruppo di cui faccio parte....che dire....siamo figli del benessere degli anni ottanta.
Siamo quelli che han visto Bologna passare da paese a vera e propria Metropoli.
Siamo quelli che con un cortile e un pallone eravamo felici.
Siamo quelli che sgranavano gli occhi sognando le Macchinine Gig Nikko, il dolceforno e Teddy Ruxpin.
Siamo quelli che guardavano i Puffi,gli Snorky,Holly e Benji,Candy Candy,Creamy, Ken il guerriero e i Masters.
Siamo quelli di Magnum PI,Hazard, Wonder Woman e l'A-Team.
Siamo quelli che i film Disney erano veri cartoni animati.
Siamo quelli che i nostri idoli erano i veri giocatori di calcio, gli attoroni di Hollywood o i cantanti capelloni dei grandi gruppi Rock.
Siamo quelli che canticchiavano "We are the World" ,"Thriller" e "Like a Virgin"
Siamo quelli dei grupponi di 40 persone,tutti in motorino,che se solo ne mancava uno non si usciva.
Siamo quelli che per avvisare a casa si fermavano ai telefoni a gettoni.
Siamo quelli cresciuti passo passo con la teconologia, stupendoci ogni volta delle nuove funzioni.
Siamo quelli che sognavano come prima macchina una DeLorean o il Generale Lee.
Siamo quelli che si sentivano ricchi con 10 sacchi in tasca. 
Siamo quelli che con tutta la ricchezza vissuta nei nostri anni adolescenziali adesso faticano ad emergere. 
Siamo quelli che l'Euro ci ha sconvolto perchè non abbiamo più la cognizione di quello che spendiamo.
Siamo quelli che non trovano più un loro posto, i locali dove andavamo sono occupati dai bambini e i ristoranti sono occupati dai più adulti (che ti trattano sempre da ragazzino).

3.GLI ANZIANI
Una volta erano la sicurezza, il punto di riferimento per tutto.
La loro sconfinata saggezza distribuiva a noi giovani perle di vita vissuta che ti facevano crescere.
"I nonni" una volta mettevano le sedie in strada ed erano come cani da guardia, pronti ad osservare e controllare gli avvenimenti che riguardavano il quartiere.
Oppure li vedevi nei bar e nei circoli, a bere il loro frizzantino già dalle 8 di mattina e a giocare a carte. Se li seguivi attenatamente potevi sentirli parlare una strana lingua sconosciuta ai più: il dialetto bolognese.
Adesso però tutto è cambiato. L'anziano bolognese si è "instronzito" parecchio. 
Ha attentamente risistemato la seggiolina in casa per sedersi sul sedile della Sua vecchia Panda
Bordeaux (o verdeacqua) usandola solo ed esclusivamente negli orari di punta; piazzandosi tatticamente in mezzo alla strada, crea disastrosi ingorghi nelle vie principali.
Dopo 7 ore di viaggio per percorrere 1,2 Km giungono nei grandi Centri commerciali. Puntuali.
Anzi, puntualissimi con l'uscita dei lavoratori dalle aziende e dai negozi che si accingono alla spesa.
Il nonnino dà il meglio di sè. Vaga senza scopo tra le corsie del supermercato senza scopo; alla velocità di un bradipo obeso, si posiziona nel centro in modo che nessuno possa passare.
Arrivati finalmente alla cassa....l'apoteosi: devo dire che questa è una caratteristica tutta femminile però. E qui si organizzano anche in un fantastico gioco di squadra: si perchè mentre la prima nonnina blocca la fila alla cassa cercando di pagare con i centesimi, che il più delle volte deve contare la cassiera, l'anziana che sta arrivando alla fila, con finta noncuranza cerca di infilarsi nei posti davanti e, se solo provi a dirLe:" Signora, ci sono 80 persone prima di Lei", con gli occhi stile gatto con gli stivali ti guarda spaurita e ti dice: "Oooh mi scusi, non avevo mica visto" ....MAH!